Da qualche anno a questa parte sempre più soggetti hanno cominciato a svolgere attività ricettive senza autorizzazione,
sfruttando l'anonimato assicurato dai portali web di prenotazione. Il settore ricettivo ha cominciato a sentire sempre
più pressante la presenza di strutture che operano abusivamente attraverso i canali della share economy.
Nonostante gli appelli di Federalberghi e molte altre associazioni di categoria,
le gravi conseguenze che derivano da questa nuova situazione pare non siano ancora state ben percepite da tutti, in particolare
da chi dovrebbe vigilare e controllare l'economia ed il turismo.
Le domande che allora nascono spontanee sono molteplici, cercheremo in questo articolo di darne una risposta.
1. Perché è conveniente operare abusivamente?
2. Qual è il business che in questo modo si può creare?
3. Quali sono gli effetti collaterali per la società?
4. Come si può intervenire per contrastare il fenomeno?
5. Come si possono scovare gli abusivi?
1. Perché è conveniente operare abusivamente?
In questo caso i motivi pricipali sono due:
il primo motivo, molto banalmente, è l'evasione fiscale, identificabile nel mancato pagamento di IRPEF, imposta di
soggiorno e, nel caso di strutture alberghiere o professionali, l'IVA.
La seconda ragione consiste nel risparmio economico derivante dal non dover mettere a norma la propria struttura.
Difatti in molti casi le strutture abusive sono spazi ricavati con l'unico scopo del fare lucro, quindi senza che nella fase
di progetto sia stato tenuto conto delle stringenti norme di sicurezze necessarie allo svolgimento di
un'attività turistica.
2. Qual è il business che in questo modo si può creare?
Molto spesso si pensa che l'attività ricettiva su Airbnb o sugli altri portali possa essere marginale,
un piccolo contributo al reddito familiare o poco più. In realtà succede che spesso chi opera in questo mondo lo fa avendo
a disposizione parecchie unità immobiliari, in alcuni casi decine e decine di alloggi.
Stanno inoltre nascendo organizzazioni ed aziende che si propogono di gestire a terzi gli appartamenti o le strutture;
in questo caso il numero di immobili può arrivare anche a centinaia. Si capisce dunque che il tipo di mercato
che si viene a creare attorno ai siti di booking online si sta trasformando piuttosto velocemente in un mercato
professionale, non più occasionale.
Se vuoi qualche informazione in più a riguardo vai all'articolo Il mondo abusivo attorno ad AirBnB.
3. Quali sono gli effetti collaterali per la società?
L'abusivismo ricettivo è un caso lampante di illecità operata dal singolo per avvantaggiare se stesso ai danni della comunità.
Gli effetti collaterali che nascono sono gravi ed evidenti e possono essere così ridotti in questi punti.
- Il problema principale è senza dubbio la concorrenza sleale operata dagli abusivi, che va ad
intaccare il libero mercato e a penalizzare chi opera regolarmente.
- Un ulteriore tipo di problematica sta nascendo in molte grandi città, anche non italiane, come
New York e Parigi. Qui la convenienza di locazioni brevi ed irregolari rivolte al turista ha sottratto immobili alle locazioni a lungo
termine, causando un mancanza di immobili in affitto per chi vive in città.
- Il mancato versamento delle imposte da parte delle strutture illecite comporta da un lato l'aumento della pressione fiscale
verso i regolari, dall'altro la diminuzione dei servizi erogati dall'Ente Pubblico.
- Infine va ricordato il problema derivante dal fatto che chi opera abusivamente non fa le comunicazioni alla Polizia
(portale Alloggiati), con complicanze che possono ripercuotersi sull'ordine pubblico.
4. Come si può intervenire per contrastare il fenomeno?
Per limitare l'abusivismo l'unico mezzo veramente efficace è il controllo, arrivando poi al sanzionamento dell'operatore ed eventualmente
alla chiusura della struttura (se non ne ha i requisiti).
Sanzionare significa non solo contestare la mancata autorizzazione o l'omesso versamento
dell'imposta di soggiorno, ma anche ad esempio
la mancata comunicazione alla pubblica sicurezza, l'omessa dichiarazione dei redditi ai fini IRPEF, ecc.
E' evidente che un'operazione fondamentale, successiva a quella di indagine, è il sopralluogo in loco, operazione di competenza dei vigili
urbani.
5. Come si possono scovare gli abusivi?
Trovare l'abusivo da un lato può essere ritenuto facile, in molti casi infatti si sa già dove cercare,
è sufficiente navigare sulle piattaforme
di booking online, come ad esempio Airbnb, per trovare tutti colori che si fanno pubblicità via web.
Dall'altro lato però può essere parecchio complicato in quanto è molto facile perdersi
nei meandri delle migliaie di inserzioni che si possono incontrare. A complicare il tutto bisogna poi tener conto
che gli annunci di uno stesso host non sono contigui e si possono trovare su più portali differenti.
Molto spesso quindi non è sufficiente monitorare manualmente le varie inserzioni, ma
diventa necessario trovare un modo per orientarsi nel labirinto delle piattaforme di booking, in
modo da raggruppare e districare la complessa rete di annunci su cui si deve indagare.
Per concludere bisogna poi considerare che nell'analisi si profilano situazioni in cui non opera una sola persona,
ma ci possono essere realtà in cui le inserzioni sono legate a più soggetti diversi (es. marito e moglie),
oppure su un portale di booking appare il gestore in una foto profilo ma senza altri riferimenti,
mentre in altri siti compare solo il nome senza ulteriori dati.
Il miglior modo per affrontare il problema è pertanto quello di utilizzare un sistema che esegua costantemente
la ricerca, l'analisi e l'indagine di tutti gli annunci presenti nel web in maniera automatica.